In questo periodo si sta alzando un enorme polverone attorno alla trasposizione cinematografica di Death Note, polverone sfociato in delle accuse di Whitewashing nei confronti del regista del film. Tale termine viene utilizzato nel contesto filmico per indicare il cambiamento del contesto culturale nelle trasposizioni per il grande schermo.

A prendere la parola e rispondere a tale accuse è stato il diretto interessato, Adam Wingard:

Queste accuse sono state mosse dal momento in cui si è saputo che la pellicola di Netflix sarà ambientata nella città americana di Seattle invece che in Giappone a Tokyo come nell’originale, e che persino l’attore che vestirà i panni di Light Yagami non sarà giapponese. Probabilmente è stata quest’ultima decisione che ha suscitato le critiche maggiori.

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