Genere: fantastico, drammatico, horror, guerra
Anno: 2014
Durata: 92 min.
Regia: Gary Shore
Soggetto: Bram Stoker
Sceneggiatura: Matt Sazama, Burk Sharpless
Produttore: Michael De Luca
Cast: Luke Evans, Sarah Gadon, Charles Dance, Dominic Cooper, Noah Huntley, William Houston, Art Parkinson, Paul Kaye

Il personaggio di Dracula rappresenta ormai un ever green cinematografico e letterario, se non addirittura un punto d’inizio verso quel fenomeno “vampiresco” che è ormai dilagato a tutto tondo. Che questo film si distaccasse notevolmente dal soggetto di Bram Stoker era abbastanza chiaro ma, a tutto c’è un limite. Dracula Untold promuove una rivisitazione a 360 gradi rispetto al suo predecessore, ponendo la figura di Vlad sotto una nuova luce, quella di padre premuroso e buon principe che non vuole altro al di fuori del bene del proprio popolo. A suo favore governa un incisivo Luke Evans, che col suo sguardo intenso, si muove molto bene e sembra esser a suo agio nel vestire i panni del principe “impalatore”. L’obiettivo è sovvertire la figura antieroica di Dracula in eroica, un gesto assai romantico e nobile. Le origini di cui viene dotato il protagonista non sono distanti da quelle di un super-eroe, costretto dai fatti ad assumersi un peso enorme a costo di tutto. Tuttavia, il fatto che il tema supereroistico stia dilagando e sia di notevoli introiti economici, non mi sembra un’adeguata giustificazione per prenderlo e schiaffarlo in ogni pellicola. Nonostante la storia originale ed i cenni storici accurati, la sceneggiatura si mostra, a tratti, poco chiara; con battute facilmente fraintendibili e la presenza di personaggi che, se pur non presentati, si ritrovano parte essenziale della narrazione.(Tutto questo è voluto?) La storia, lavora su schemi abbastanza semplici e temi assai comuni, quali il sacrificio e la famiglia. Dal punto di vista scenografico e visivo, assolutamente nulla da dire. Le battaglie si ricoprono di quella spettacolarità necessaria, eco di un budget davvero consistente. Ma come si può ben vedere, ciò che mi resta di questo film, non è altro che un gran dubbio, l’incertezza della catalogazione. Non ci rimane dunque, che attendere un probabile, per non dir certo, sequel del film; sperando di poter far chiarezza su quei conti che, ancor oggi, non tornano.

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