Da pochi giorni è uscito nelle sale Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali il nuovo film diretto dal genio di Tim Burton. A tal proposito, il noto regista, ha deciso di rilasciare delle dichiarazioni al riguardo dal momento che ha affermato di sentirlo come uno dei film più intimi che abbia mai fatto.

Ecco le sue parole:

“Quando ho letto il titolo ho sentito una connessione, soprattutto con il protagonista, ho sentito il suo quieto sentirsi strano e fuori posto, è una cosa con la quale mi sono identificato immediatamente.”

Già in precedenza Burton aveva raccontato sprazzi della sua gioventù nella quale, a pensarci adesso, si rispecchiava molto in un “ragazzo speciale”.

Il regista ha poi proseguito:

“Innanzitutto il titolo, bambini speciali, bambini peculiari. Mi ricordava la mia infanzia, già il titolo mi comunicava qualcosa. Poi anche il modo in cui lui ha organizzato (si riferisce al protagonista), messo insieme gli ingredienti della storia, partendo dalle vecchie foto. Io faccio collezione di vecchie foto e una vecchia foto racconta una storia, ma non te la racconta tutta, la vecchia foto conserva quella parte di mistero e poesia, dei fantasmi, qualcosa di potente, efficace e quindi mi è piaciuto il modo in cui ha messo insieme la storia. Non avevo mai sentito parlare del libro, ma il titolo mi ha catturato, io stesso avevo già realizzato qualcosa di simile, anche se non proprio la stessa cosa. Sono cresciuto in una cultura che ama dividere le persone per categorie. Io ho avuto una nonna che sosteneva e appoggiava le mie peculiarità. Ho avuto un solo insegnante d’arte che mi incoraggiava a essere me stesso. Sono stato fortunato, ti bastano un paio di persone che riescono a vedere le tue specialità, che ti incoraggiano e che ti consentono di farle fiorire.”

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