Durante una recente intervista rilasciata da Martin Scorsese al The Guardian, il regista è tornato a parlare del tanto discusso The Irishman, affermando che il film con Robert De Niro ed Al Pacino potrebbe essere il suo ultimo lavoro.

Ecco un estratto dell’intervista:

“Ovviamente abbiamo discusso a lungo di questa situazione che vede i cinema soggiogati dai supereroi, hai presente no? Questi film con la gente che vola, si prende a botte e distrugge cose, che vanno benissimo se ti va di vederli. La questione è che non si trova più spazio per altri generi di film. Non so quanti altri film potrei fare, forse questo potrebbe essere l’ultimo. La mia idea era quello di riuscire a realizzarlo e, magari, mostrarlo per un giorno al BFI di Londra o alla Cinémathèque di Parigi. Non sto scherzando.”

Il regista ha poi parlato di ciò che le sale propongono al giorno d’oggi:

“Ci troviamo in un momento in cui le sale propongono solo l’ultimo film di supereroi. Hai 12 schermi e 11 fanno vedere supereroi. Ti piacciono? Va benissimo, ci mancherebbe, ma hai davvero bisogno di 11 schermi? È folle per film come Lady Bird o The Souvenir. Pellicole che non sono necessariamente di gran successo commerciale, ma che sono comunque in grado di trovare un pubblico con la loro genuinità modesta. E non è neanche detto che un film commerciale non possa essere arte. Quello che ha rovinato il cinema è il prodotto. Il concetto di prodotto cinematografico usa e getta. Prendi un film commerciale come Cantando Sotto La Pioggia. Lo puoi guardare e riguardare. Ergo la domanda diventa: come possiamo proteggere l’arte? Non ti deve obbligatoriamente piacere un film come The Aviator, ma si tratta di una cosa che oggi non riuscirei a fare. Non potrei girare oggi Shutter Island nonostante il coinvolgimento di DiCaprio e il mio The Departed è stato fatto nonostante ‘sé stesso’, e lo star power dei protagonisti ha aiutato di certo. Mentre stavamo lavorando a questo progetto abbiamo capito che le porte intorno a noi si stavano chiudendo. Cosa sta accadendo? Ho osservato i cinema del quartiere, 10 schermi che propongono tutti lo stesso film.”

In merito alla distribuzione di The Irishman ha poi aggiunto:

“Le persone dicono che abbiamo fatto vedere questo film nei cinema per poco, per quattro settimane. Abbiamo provato a ottenere più tempo ma i gestori delle sale e Netflix non riuscivano a trovare un punto d’incontro. Però vedi, ho avuto lungometraggi che sono stati in sala per una settimana e poi sono stati ‘gettati nel dimenticatoio’. Negli Stati Uniti, Re per Una Notte è durato una settimana. È stato ignorato per 10 anni”.

Voi avete visto il film in questione? Vi è piaciuto?

 

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