Elvis

Sono state diffuse online le prime recensioni internazionali di Elvis, pellicola diretta da Baz Luhrmann con protagonista Austin Butler nel panni della stella del rock. Il film è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes.

Ecco alcune recensioni:

  • The Guardian – È semplicemente l’ennesimo esercizio di un imitatore di Elvis, con il labbro superiore che si contrae senza motivo.
  • The Wrap – C’è abbastanza energia e carne… da farti ignorare buona parte delle piccolezze, e Butler si getta in un’interpretazione estremamente fisica ma mai cartoonesca o irrispettosa.
  • Los Angeles Times – Lamentarsi del fatto che Elvis sia sostanzialmente una compilation di convenzioni da biopic musicale è un po’ come lamentarsi di un album greatest-hits, inoltre ignora l’abilità di Luhrmann di infondere i cliché di sincerità, energia e sentimento.
  • Telegraph – Non troverete molto sentimento nella drammatizzazione dalla culla alla tomba di Baz Luhrmann, ma il regista australiano ha comunque realizzato qualcosa di più appassionante: una fiaba americana.
  • Deadline – Forse più di chiunque altro abbia raccontato seriamente Elvis, Butler riesce a farlo con successo, soprattutto nella prima parte in cui troviamo un ritmo autentico che ci fa chiedere quali vette ancora più alte Elvis avrebbe potuto scalare.
  • IGN – Una corsa selvaggia chiaramente fatta con tanto amore verso il soggetto, e con uno zelo nel cercare di catturare l’umanità di Presley, sia da parte del regista che del protagonista: questo oltrepassa grandemente gli eccessi e i problemi del film.
  • EW – Non sarà particolarmente fedele ai fatti (non è il classico biopic dalla culla alla tomba), ma proprio come nella fantasia glam di Todd Haynes in Velvet Goldmine, anche questo film raggiunge qualcosa di più complesso e di maggior valore, trovando una sconvolgente intimità nei cambiamenti culturali epocali.
  • Variety – Elvis, nonostante tutti i suoi fuochi d’artificio alla Baz Luhrmann, è un film strano – avvincente ma non sempre convincente, a volte scombinato, con una figura centrale la cui vita non sembra così drammatizzata come viene descritta.
  • Indiewire – È difficile trovare anche solo un po’ di divertimento ironico in qualcosa di così strafatto della stessa roba che vende, qualcosa di così poco interessato a come il protagonista violasse le regole rispetto al proprio regista, e qualcosa di così instancabilmente incapace di trovare qualsiasi sovrapposizione significativa tra le due cose.
  • THR – Se la sceneggiatura troppo spesso si trova a misurarsi con l’incredibile impatto visivo del film, l’affinità che il regista prova per il suo protagonista è sia contagiosa che estenuante.

Ecco la sinossi ufficiale:

Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley (Austin Butler), viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks). La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco di oltre 20 anni, dall’ascesa alla fama di Presley che raggiunse un livello di celebrità senza precedenti; sullo sfondo un panorama culturale in evoluzione e la perdita dell’innocenza in America.

Nel cast troveremo anche: Tom Hanks (Tom Parker), Alton Mason (Little Richard), Olivia DeJonge (Priscilla Presley), Richard Roxburgh (il padre di Elvis) ed Helen Thomson (la madre di Elvis).

Il film arriverà nelle sale italiane il 22 giugno.

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