Carole Baskin, Tiger King

Carole Baskin ha intentato una causa contro Netflix per l’uscita del secondo capitolo di Tiger King.

La donna, tra le figure protagoniste della storia, ha accusato Netflix e la Royal Goode Productions di aver utilizzato senza autorizzazione del materiale personale nella seconda stagione della serie.

Nella richiesta presentata dai legali della Baskin si legge:

“L’uso non autorizzato da parte degli imputati delle riprese cinematografiche dei Baskin e del Big Cat Rescue assicuratosi dalla Royal Goode Productions nell’ambito dell’utilizzo di immagini causerà ai Baskin danni irreparabili per le quali non hanno un rimedio adeguato”.

Tuttavia un giudice della Florida  ha negato a Carole Baskin e al marito la richiesta di sospensione preventiva della diffusione del materiale.

Ecco le motivazioni:

“Sebbene la Corte comprenda la frustrazione dei Baskin, non sembra che l’inclusione del filmato causi danni immediati che non possano essere risarciti con un indennizzo monetario. È importante sottolineare che la Corte si limita a constatare che i Baskin non hanno diritto al rimedio straordinario di un ordine restrittivo temporaneo, che sarebbe stato inserito prima che ai Convenuti fosse data un’opportunità adeguata di rispondere”.

La miniserie, prodotta e distribuita da Netflix, narra le vicende di Joseph Allen Maldonado-Passage, noto come Joe Exotic, criminale statunitense ed ex operatore di zoo, nonché proprietario del Greater Wynnewood Exotic Animal Park in Oklahoma, accusato di abuso e sfruttamento di animali esotici e selvatici.

La seconda stagione di Tiger King arriverà su Netflix il 17 novembre.

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