Netflix

In questi ultimi giorni Netflix si è trovata al centro di una bufera. Il tutto in merito alla volontà da parte della piattaforma di streaming di negare la possibilità agli utenti di condividere i propri account.

Le modalità di blocco si basavano sull’identificazione di un account principale localizzato in base all’IP, unito ad un sistema di verifica tramite un codice mandato via e-mail per tutti i dispositivi esterni all’indirizzo IP registrato per un uso di tempo limitato.

Nelle scorse ore però il colosso dello streaming ha chiarito, tramite un suo portavoce, che non sono in corso nuove restrizioni e che, in realtà, si è trattato solamente di un errore di comunicazione:

“Per un breve periodo martedì è stato pubblicato un articolo sul Centro assistenza di altri paesi che conteneva informazioni valide solo in Cile, Costa Rica e Perù, che successivamente è stato aggiornato”.

Per quanto ad oggi non sia ancora cambiato nulla, Netflix si trova costantemente al lavoro per limitare la condivisione dell’account, proprio come dichiarato ad inizio gennaio da Gregory Peters, responsabile delle operazioni Netflix:

“Ci sono persone che guardano Netflix ma non ci pagano, e prendono in prestito le credenziali di qualcun altro. Il nostro obiettivo è, nel corso di quest’anno, quello di risolvere questa situazione e di far passare molte di queste persone ad account a pagamento, oppure di fare in modo che il proprietario dell’account paghi per loro”.

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