Rory McCann, Il Mastino, Sandor Clegane

Anche Rory McCann, interprete del Mastino in Game of Thrones, ha commentato gli eventi accaduto nel quinto episodio dell’ottava ed ultima stagione della serie.

Nella puntata in questione abbiamo finalmente assistito al fatidico incontro/scontro tra il Mastino e la Montagna. Il primo, resosi conto dell’impossibilità di sconfiggere in un normale duello il fratello, ha deciso di sacrificarsi per abbatterlo definitivamente.

A tal proposito vi proponiamo, di seguito, l’intervista rilasciata da McCann ad Entertainment Weekly.

  • Cosa ne pensi delle sceneggiature di quest’anno?

“Sono molto buone. Sono molto soddisfatto del modo in cui finisce la storia del Mastino. Amo tutti i finali. Non so come siano riusciti a unire tutto insieme. Non so come sarà il finale di George R.R. Martin, se sarà lo stesso o no. Non ho nemmeno guardato molto la serie. Ho visto solo alcuni episodi. Non guardo la televisione. E quando lo show va in onda di solito sono là fuori, in barca o qualcosa del genere. Non vedo l’ora di prendere l’intero cofanetto e poi lo guarderò quando avrò l’influenza.”

  • Come è stato partecipare al tavolo di lettura?

“Abbastanza emozionante. Vedi tutte queste morti e tutto accade di fronte a te e vedi le persone arrabbiarsi e infine arrivi alla tua parte. È stato piuttosto divertente quando è iniziato il cosiddetto Cleganebowl. Ho portato in segreto una tromba con me. [Il co-produttore esecutivo Bryan Cogman] stava leggendo [le indicazioni per la scena] e io ho detto “Puoi fermarti prima di pronunciare una delle mie ultime battute?” L’ha fatto e ho tirato fuori questa tromba e l’ho suonata. Ho avuto delle farfalle nello stomaco per quella lotta.”

  • Qual è la scena per cui sei più orgoglioso? 

“Ho amato il combattimento con Brienne. Molto divertente, ma ho amato anche molte scene di dialogo con Maisie. Sono arrivate al momento giusto, quando ho iniziato a rilassarmi. I primi due anni ero molto nervoso tutto il tempo. E poi ho capito il personaggio dopo un paio di anni. A volte guardavo nello specchio e mi dicevo: ‘fan***o, non c’è motivo di avere paura’.”

  • Cosa ha di unico questa stagione per te?

“La battaglia di Grande Inverno. Amo molto il regista Miguel Sapochnik, riesco davvero a connettermi con lui. Ci sono alcuni registi che non parlano molto e se fai il tuo lavoro non ci sono reazioni. Gli attori più giovani fanno una scena e dopo hanno sullo sguardo una domanda: “sono andato bene?” Con alcuni registi non ci sono commenti, nemmeno un cenno, non pensano a te ma alle altre cinquanta cose che devono fare. Ma Miguel ci è molto vicino, e anche David Nutter si fa amare come persona.”

  • Sulla reunion con Maisie Williams:

“Adesso è cresciuta e sa tutto quello che sta succedendo. È stato bello vederla di nuovo. L’ultima separazione con Arya e il Mastino è adorabile. Lei lo chiama ‘Sandor’ per la prima volta in sette, otto anni. È un bel momento Anche il momento di separazione con Sansa era adorabile.”

  • Sul Cleganebowl e le sue conseguenze:

“Sono morto. Sarebbe stato bello continuare a vivere e fare un viaggio e fare magari uno spin-off. Ma sono assolutamente felice. Sono stato fortunato ad avere questa trama. Siamo stati tutti fortunati ad avere le trame nelle scorse stagioni, pur con tutta la politica di Westeros in corso, che ci hanno permesso di fare un viaggio sulla strada. (…) Sul combattimento, spero di avere abbastanza benzina nel serbatoio per farlo bene. È una lotta enorme. Penso che ci vorranno tre giorni per filmarlo. Mi lancerà ad un certo punto, e sono assolutamente sicuro che zoppicherò per mesi e questo è il motivo per cui le mie ultime riprese sono state combattute. È una morte gloriosa. Lui ride di me, ma il Mastino può vedere che La Montagna non può essere ucciso ficcando un pugnale nei suoi occhi. Deve essere bruciato. Di tutte le cose che Cleagane deve fare, deve andare nel fuoco. Questo è il suo sacrificio. Ma almeno il suo dolore è concluso”.

 

 

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