Watchmen

Durante una recente intervista Damon Lindelof, ideatore della serie TV di Watchmen, è tornato a parlare dello show e del motivo per il quale non è intenzionato a realizzarne una seconda stagione.

Ecco quanto dichiarato:

“Si tratta di voler onorare ciò che era Watchmen prima che ne diventassi una parte. L’eredità di Watchmen è che Alan Moore e Dave Gibbons l’hanno creata ed è rimasta lì per 30 anni, ovviamente Zack Snyder ha realizzato il suo film che era un adattamento piuttosto canonico dei dodici numeri e poi abbiamo realizzato la nostra stagione televisiva. Quello era il mio turno. Sono andato sulla pista da ballo per un minuto e ho potuto fare la mia mossa, ma poi ti ritiri in un angolo ed è il turno di qualcuno di diverso.”

L’autore ha poi aggiunto:

“Sento che la cosa migliore per Watchmen, questa cosa che amo, è che qualcuno di diverso abbia la propria occasione. Penso che sarebbe molto più interessante rispetto a qualsiasi cosa che potrei fare in futuro. E non si tratta di dare per scontata l’opportunità. Ho imparato che non lavorare di nuovo con gli attori è stupido, quindi vorrei lavorare nuovamente con Carrie Coon, Regina King, Jean Smart, Tim Blake Nelson, Justin Theroux, Kevin Carroll e Jovan Adepo, con cui ho lavorato già due volte. Questi attori nel mondo di Watchmen. Ma al tempo stesso, a meno che non abbia un’idea che sia per me importante quanto è stata Tulsa ’21, allora non dovrei farlo. E non ho avuto quell’idea, e voglio creare lo spazio che permetta alle persone di farsi avanti e dire ‘Ho un’idea’. Invito tutti lì fuori: se avete un’idea, trovate un modo per proporla. Ma probabilmente non a me. Watchmen non è mio, è nostro. E voglio vedere come qualcuno interpreta questa storia incredibile.”

Lindelof ha poi concluso, spiegando il finale sella serie:

“Direi che questo finale è pieno di speranza come quello del Vecchio Testamento, la versione originale di Watchmen, in cui c’è un solo personaggio che tiene nelle proprie mani la capacità di esporre il piano di Veidt. Tiene il diario di Roarschach nelle sue mani e non sa se dovrebbe gettarlo o farlo pubblicare, e il suo editore gli dice ‘Lascio interamente la decisione a te’. Si tratta di un test Roarschach, commenta maggiormente sulla persona che lo sta guardando o leggendo piuttosto che svelare cosa accadrà dopo”.

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