Tredici

Sin dal rilascio di Tredici – 13 Reasons Why, opera tratta dall’omonimo romanzo di Jay Asher e prodotta da Netflix, la serie ha avuto un grandissimo successo alternato, però, a non poche critiche. Le maggiori disapprovazioni riguardavano la scelta di mostrare la scena del suicidio della protagonista Hannah Baker.

Recentemente, una ricerca di JAMA Internal Medicine, condivisa in una lettera scritta dallo specialista in comportamenti John Ayers, ha sostenuto:

“Mentre per alcuni spettatori la serie mostra in modo positivo la vittima e l’atto del suicidio in un modo tale da promuovere il tragico gesto, per altri, il non censurare nulla si spera faccia aumentare la consapevolezza nei confronti della tematica”.

In concomitanza con il successo di Tredici, sono cresciute anche le ricerche su Google relative ai modi in cui ci si può togliere la vita, anche se equilibrate dall’incremento di quelle in cui gli utenti cercano informazioni su come prevenire i suicidi.

Per tal motivo, la ricerca svolta, cerca di dare delle soluzioni valide affinché serie TV o film come questi, possano avere esclusivamente degli sviluppi positivi:

“Gli effetti deleteri di show come Tredici potrebbero essere ridotti seguendo le linee guida per i media dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la prevenzione dei suicidi, come rimuovere le sequenze in cui si mostra il momento in cui ci si toglie la vita, o affrontare la tematica includendo i numeri delle organizzazioni che aiutano chi si trova in difficoltà in ogni episodio”.

Vi ricordiamo che 13 Reasons Why tornerà su Netflix con una seconda stagione nel 2018.

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