“Iron Fist” è la quarta serie televisiva basata su un personaggio dell’universo Marvel a sbarcare sula piattaforma streaming “Netflix“. Rilasciata ufficialmente il 17 marzo, la prima stagione era già stata stroncata dalla critica che, dopo la visione dei primi episodi, l’aveva classificata come noiosa ed inutilmente prolissa, definendo gli stessi dialoghi come “fini a loro stessi e senza alcuno spunto”.
Tra le critiche sparse per il web è possibile trovarne persino una sulla scelta del protagonista, Finn Jones, in quanto un interprete asiatico avrebbe potuto dare maggiore credibilità ad un personaggio, quale Daniel Rand, maestro del Kung Fu. Questa si somma alle critiche mosse non solo senza aver compreso la filosofia del personaggio, che da “straniero” guadagna il rispetto ed il consenso dei suoi maestri, ma dimostra la totale ignoranza sull’opera originale, in quanto anche nella sua versione cartacea Daniel Rand non ha alcuna connotazione asiatica.
La serie è stata “salvata” dal grandissimo numero di visualizzazioni ed apprezzamenti da parte dei fans, consci ormai che la trasposizione di una graphic novel non può essere completamente fedele all’originale, si veda come è avvenuto l’incontro tra Daniel e i monaci di K’un – L’un, ma non per questo non possa essere un buon prodotto che rispecchia lo spirito dell’opera di riferimento. “Iron Fist” è ben diversa dalle serie che l’hanno preceduta, ogni singolo episodio ha uno o più colpi di scena, che fanno dubitare sul proseguimento della trama nella puntata successiva, non vi sono combattimento fini a loro stessi e lo stesso potere del protagonista è proporzionale alla sua abilità e al suo “Chi“.
La costruzione del cast, la sua interpretazione e le ambientazioni servono a rendere la storia più credibile e coinvolgente, preparandoci a quella che sarà l’unione delle serie viste finora ovvero “The Defenders“, le cui riprese sono state recentemente concluse.
Iron Fist non è una serie perfetta, difetta di situazioni paradossali e difficilmente credibili, come intrufolarsi senza disturbo in edifici privati ben sorvegliati, ma lo si può definire un canone dei film supereroistici.
Sebbene la stagione non sia a livello della prima di “Daredevil” è sicuramente più vivace di quella di “Luke Cage” (ultimo prodotto di casa Marvel/Netflix) e merita, senza dubbio, un’attenta visione da parte dei fans del genere, in attesa dell’unione di questi personaggi, insieme a Jessica Jones, per comprendere come si evolveranno le singole trame di ognuno di loro.