Lo scorso 19 maggio si è concluso Game of Thrones, serie TV che ha fatto a tutti gli effetti la storia della televisione riuscendo a far rimanere incollati al piccolo schermo grandi e piccini.
Nonostante tutto però non sono di certo mancate le polemiche da parte dei fan in merito a certe scelte degli autori e dei registi. Tra le tante sene criticate ricordiamo quella in cui Arya si avvicina verso il Re della Notte per ucciderlo.
A tal proposito, Miguel Sapochnik, regista del terzo episodio, ci ha finalmente svelato il motivo per cui non si è mostrato il percorso fatto da Arya per arrivare al Night King.
A Sapochnik è stato chiesto infatti come ha reagito quando ha scoperto che sarebbe stata proprio Arya ad uccidere il villain.
Ecco la sua risposta:
“Ho messo in dubbio tutto e abbiamo lavorato a lungo e duramente per trovare il giusto equilibrio tra credibilità e realizzazione dei nostri desideri. Quindi l’abbiamo girata e abbiamo scoperto che la cosa veramente importante era il ritmo.”
Il regista ha aggiunto:
“Ad un certo punto, c’era un piano elaborato per farla combattere nella foresta di Weirwood, ma mentre procedevamo ci siamo resi conto che lo aveva già fatto prima nell’episodio, quindi sarebbe sembrata una ripetizione. Alla fine, abbiamo capito che non importava come fosse arrivata lì: ciò che contava era creare quel momento in cui il Re della Notte fa il suo balzo e pensiamo che sia finita, quindi lei tira fuori il coltello e lo colpisce. Ho adorato anche la performance di Maisie dopo l’uccisione, quando condivide un momento con suo fratello Bran. Quel sorriso stanco. ‘Non oggi.'”