In questi ultimi giorni i fretelli Duffer, creatori e showrunner della famosa serie di Netflix, Stranger Things, si sono ritrovato al centro di una pioggia di accuse in merito ad alcuni comportamenti sconveniente tenuti sul set.
Lo scorso 8 marzo, infatti, in occasione della festa della donna, il tecnico di produzione Peyton Brown, ha postato un messaggio sul proprio account Instagram nel quale dichiarava che non avrebbe partecipato alla produzione della terza stagione di Stranger Things a causa di alcuni abusi verbali da parte di “due persone in una posizione di potere” nei confronti delle donne.
Il post originale è stato cancellato per poi essere rimpiazzato da uno identico ma senza commenti allegati. Con il passare del tempo, Entertainment Tonight, grazie ad alcuni screener, ha dimostrato che Peyton Brown si riferiva proprio ai fratelli Duffer, descrivendo inoltre ciò che accadeva:
“C’erano delle urla, degli insulti, delle minacce e le persone venivano addirittura licenziate o costrette ad andarsene a causa loro.”
I due showrunner hanno poi avuto modo di replicare:
“Siamo profondamente sconvolti nell’apprendere che qualcuno si è sentito a disagio sul nostro set. A causa della natura molto stressante della produzione, a volte capita di lasciarsi andare alla rabbia, e per questo ci scusiamo. Tuttavia, riteniamo sia importante non fraintendere ciò che avviene sul nostro set. Noi crediamo fermamente nel principio secondo cui ogni persona va trattata in modo uguale, a prescindere dal genere, dall’orientamento, dall’etnia, dalla religione o da qualunque altra cosa. Rimaniamo del tutto impegnati a garantire un ambiente sicuro e collaborativo per tutti nelle nostre produzioni.”
Anche Netflix ha deciso di non starsene con le mani in mano e, dopo opportuni controlli, ha comunicato:
“Abbiamo approfondito le preoccupazioni che sono state sollevate nel momento in cui abbiamo appreso delle accuse giovedì, ma non abbiamo trovato alcun comportamento scorretto. Per noi è importante mantenere un’atmosfera sicura e rispettosa sul set, e sappiamo che lo è anche per i Duffer”.