Per quanto la cosa sembrasse scontata, ci arriva adesso la notizia che la Weinstein Company, società di proprietà di Harvey Weinstein, ha ufficialmente chiuso i battenti dichiarando la bancarotta.

Oltre i problemi economici che affliggevano la compagnia, tra le cause di tale fallimento c’è sicuramente il crollo d’immagine derivato dal coinvolgimento del presidente, in seguito agli scandali per abusi sessuali che lo hanno visto coinvolto di recente. Come se non bastasse è stato reso noto che tutti i dipendenti sono adesso liberi da ogni accordo di riservatezza precedentemente imposto dopo la bufera mediatica nei confronti del proprietario.

La società ha inoltre annunciato un accordo di “stalking-horse” con una società di private equity avente sede in Texas. Lantern Capital Partners acquisterà alcuni beni a determinate condizioni e con l’approvazione da parte del tribunale fallimentare del Delaware.

Bob Weinstein, fratello di Harvey, ha dichiarato in merito:

“Il consiglio è soddisfatto per avere elaborato un piano per massimizzare il valore dei beni, preservando il maggior numero di posti di lavoro possibile e perseguendo la giustizia per le vittime”.

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