Genere: biografico, drammatico, sentimentale
Anno: 2014
Durata: 123 min.
Regia: James Marsh
Soggetto: Jane Wilde Hawking
Sceneggiatura: Anthony McCarten
Produttore: Tim Bevan, Eric Fellner, Lisa Bruce, Anthony McCarten
Cast: Eddie Redmayne, Felicity Jones, Emily Watson, Charlie Cox, David Thewlis, Harry Lloyd, Adam Godley, Maxine Peake, Simon McBurney, Enzo Cilenti, Charlotte Hope, Frank Lebœuf
Di sicuro ciò che spinge alla visione di questo film sono le grandi aspettative che si possono riporre in esso. Quando cerchi di raccontare una storia eccezionale attraverso una visione il più convenzionale possibile corri il rischio di rasentare la banalità. Non è di certo la prima volta che si tenta di portare al cinema la vita incredibile di questi uomini geniali, basti pensare al pluripremiato “A Beautiful Mind” o allo stesso, se pur in un’ottica differente, attualissimo “The Imitation Game“. Il regista premio oscar per Man on Wire, James Marsh, sceglie di evidenziare la costante umanistica della narrazione mettendo totalmente da parte il lato professionale di Hawking. Marsh vuole raccontare l’amore generoso di una donna attraverso la dolcezza che, in generale, è la cifra narrativa principale del film, abbinata a quell’anelito per ciò che è magico ed inspiegabile, e ciò che permette alla natura umana di trionfare contro ogni logica e ogni teoria. Una lotta quotidiana la loro che dimostra la forza dell’amore nelle sue diverse sfaccettature. Tuttavia, per quanto tutto questo possa sembrare lodevole, la pellicola, a tratti, eccede in una qual certa superficialità vittimistica che non permette ad essa di far parte di quei film che una volta visti, riesci a fatica a non amare. Ma… ciò che fa emergere totalmente “La Teoria del Tutto” sono un Eddie Redmayne da Oscar accompagnato da una notevole Felicity Jones, con delle interpretazioni che non solo risultano essere le più piacevoli conferme di questo film, ma che da sole valgono il prezzo del biglietto, salvandolo dall’inesorabile buco nero della mediocrità.