RECENSIONE:

Non è mai semplice prendere in esame una pellicola del genere, soprattutto quando si porta alle spalle il carico e la competizione verso una saga che ha fatto sognare grandi e piccini. Ancor più difficoltoso è l’argomentarne quando questa prova viene ridicolmente fallita.

Sin dai primi minuti del film si può notare come questo secondo capitolo, rispetto al precedente, così come anche all’interna saga di Harry Potter, si è tinto parecchio di un tono prettamente dark. Per quanto possa sembrare un tantino abusata come tecnica, risulta ad ogni modo coerente con quelle che sono le aspettative e i temi trattati.

Il racconto prende in esame diversi soggetti, tutti protagonisti a loro modo, ed è proprio qui che le basi di questa nuova saga vengono notevolmente a crollare. Il montaggio risulta parecchio impreciso tanto da portare lo spettatore a confondersi e ritrovarsi spaesato tra le varie scene. E se per caso si riuscisse ad intravederne in briciolo di continuity, il tutto finisce per crollare una volta trovatasi di fronte l’incoerenza della storia. La Rowling, sceneggiatrice della pellicola, sembra aver dimenticato quanto analizzato e raccontato nella saga madre, finendo per abbattere quelle poche certezze che, dopo la visione del primo film, ci erano rimaste. Lo spettatore rimane quasi disarmato di fronte l’abissale incoerenza che un fan del maghetto non può trascendere dal notare.

Quella che invece era la paura più grande, ovvero le aspettative in merito agli altisonanti nomi di Jude Law e Johnny Depp, parrebbero essere gli unici punti di luce di un franchise partito male sin da subito. I due attori riescono a riprendere ruoli già trattati (soprattutto quello di Silente) senza tuttavia andarli a contorcere o mutare, aspetto più complicato quando si vanno ad intrecciare le storie contorte di due differenti filoni narrativi. Peccato solo che la Warner, così come anche lo stesso regista (David Yates), non abbiamo saputo sfruttare l’evidente talento dei suoi protagonisti.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald rimane un prodotto sospeso, le cui sorti dipenderanno inequivocabilmente dai capitoli successivi i quali, ci auguriamo fortemente, posseggano quel senso di coerenza finora venuti a mancare.

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