Candyman

Dopo l’annuncio ufficiale del rinvio di Candyman, il regista Nia DaCosta ha voluto spiegarne i motivi.

Ecco quanto dichiarato tramite il suo profilo Twitter:

“Candyman è un film per il cinema. Non solo per questioni di spettacolo, ma perché è un film che parla di comunità e di storie, di come questi due elementi si condizionino l’un l’altro per poi contribuire a plasmare noi stessi. Parla dell’esperienza collettiva del trauma e della gioia, della sofferenza e del trionfo e delle storie che raccontiamo si tutto ciò. Il nostro desiderio è che l’orrore e l’umanità di Candyman siano esperiti in una visione collettiva, comunitaria, per questo abbiamo deciso di rimandare Candyman al prossimo anno. Per essere sicuri che tutti possano vederlo al cinema, in quella maniera”.

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

Per quanto possano ricordare, i residenti del quartiere di popolare Chicago Cabrini Green sono sempre stati terrorizzati dal passaparola di una storia spettrale su un killer sovrannaturale con un uncino al posto di una mano che può essere facilmente evocato da chi ha l’ardire di ripetere cinque volte il suo nome davanti a uno specchio. Ai nostri giorni, dieci anni dopo la demolizione dell’ultima Cabrini tower, l’artista visuale Anthony McCoy (Yahya Abdul-Mateen II; HBO’s Watchmen, Us) e la sua ragazza, la direttrice di una galleria d’arte Brianna Cartwright (Teyonah Parris; If Beale Street Could Talk, The Photograph), si trasferiscono in un condominio di lusso del Cabrini, che nel frattempo si è gentrificato tanto da essere divenuto irriconoscibile e abitato da rampanti millennial.

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