Intervistato per il Los Angeles Times, Hampton Fancher, co-autore di “Blade Runner 2049” nonché co-sceneggiatore del primo film della saga, ha dichiarato che nella sceneggiatura che aveva realizzato lui per il lungometraggio il finale era ben diverso, con toni molto più “dark”.

Ecco quanto dichiarato:

“Nel mio script, Deckard moriva alla fine. La prima volta che io e Ridley abbiamo parlato di un sequel di Blade Runner, era tipo il 1986, mi era venuta in mente un’idea per Deckard e la sua nuova professione – ed era alquanto terrificante quello che avveniva nella mia piccola fantasia. Ora che Deckard è ancora vivo, questa idea è tornata a bussare alla mia porta. Ma non vi dirò di cosa si tratta.”

Il finale è stato poi modificato da Michael Green, che si è occupato dello script finale del film, presente anche lui nel corso dell’intervista per il magazine.

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