Captain America, Chris Evans

Trent Claus della Lola VFX, compagnia specializzata in ritocchi digitali per il mondo cinematografico, durante un’intervista rilasciata a Comicbook, ha svelato il metodo utilizzato per invecchiare Chris Evans in Avengers – Endgame.

Ecco quanto dichiarato:

“Nel caso di Chris, c’è stato un lunghissimo periodo di sviluppo durante il quale abbiamo provato un mucchio di diversi stadi di avanzamento dell’età. Un problema che abbiamo dovuto affrontare è il fatto che ognuno ha un’idea diversa molto soggettiva su ciò che succede quando si invecchia, su quello che succede al tuo volto, anche in base a quello che è successo ai tuoi genitori e altre variabili simili.”

Claus ha poi aggiunto:

“Se ti trovi in una stanza con sei o sette persone c’è la possibilità che tutti abbiano un’idea diversa su come funzioni l’invecchiamento. Perciò è più difficile mettersi d’accordo su un tipo di aspetto, mentre nel caso del ringiovanimento hai già un punto di riferimento, un’esatta di immagine alla quale devi puntare. Nel nostro caso è stata una questione molto soggettiva.”

Inizialmente è stato chiesto alla Legacy Effects di creare delle protesi facciali. In seguito, per definire l’aspetto che avrebbe avuto il volto, è stato adoperato il digitale:

“Alla fine l’aspetto che avevamo concordato non è stato approvato dai registi prima di diversi mesi dopo la fine delle riprese. Perciò, purtroppo, il trucco applicato sulla faccia attorno agli occhi, sulla fronte, sul naso, non corrispondeva più all’aspetto approvato, perciò abbiamo dovuto rimuovere le protesi in digitale e ricreare poi il tutto. Alla fine abbiamo lasciato soltanto il trucco sul collo e la parrucca, tutto il resto sul volto dell’attore è stato applicato in digitale”.

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