Una delle domande che ha sempre affascinato e allo stesso tempo tormentato l’uomo, è stata l’esistenza di una vita dopo la morte. Tale interrogativo non è solamente il tema centrale del nuovo film prodotto da Michael Douglas (Flatliners – Linea Mortale), bensì un’esperienza vissuta in prima persona dall’attore e raccontata ai microfoni di USA Today.

L’evento risale a quando Douglas era ancora adolescente, uno studente che frequentava l’Università della California. Un giorno decise di andare a nuotare nell’oceano. Ad un tratto, non riuscì più a stare a galla, rischiando quindi di affogare. Fu proprio in quel momento, racconta l’attore, che vide una luce bianca:

“Mentre affrontavo la morte ho sentito gli angeli cantare. Poi mi sono sentito incredibilmente rilassato”.

Tuttavia, nonostante l’esperienza vissuta sulla propria pelle, il premio Oscar ammette di non credere nella vita dopo la morte:

“Penso che abbiamo un meccanismo nel nostro cervello che rende più facile accettare l’inevitabile durante il momento Michdel decesso”.

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