Durante una recente intervista, Jeffrey Wright, interprete di Arnold Weber e Bernard Lowe nella serie TV “Westworld“, ha deciso di parlarci di quelle che sono le sue opinioni in merito al progresso tecnologico e ai pericoli che potrebbe sortire.

Ecco quanto dichiarato dall’attore:

“Quando ero al SXSW, ho assistito a un panel sulla robotica. Uno dei relatori parlava di quest’ intelligenza artificiale e di come questa potesse guardare in una folla, esaminarla attentamente e riuscire a determinare chi possa essere considerato una minaccia per gli altri. Mi sono voltato verso la persona che era accanto a me e ho detto “Quest’uomo ha qualche problema”. Perché il problema non è la tecnologia in sé, è chi c’è dietro la tecnologia. In questo caso, si tratta di una base di pregiudizi e preconcetti che fanno parte del programmatore di questo robot, e il risultato può essere distorto. Può fraintendere alcuni tratti somatici o culturali di un individuo, il suo colore di pelle o la sua altezza. Un numero alto di variabili possono essere interpretate male dall’umano che programma queste cose.”

Wright ha poi proseguito parlandoci di Westworld e del suo ruolo all’interno della seconda stagione:

“Sapevo molto poco di questa seconda stagione, a differenza della prima. Ciò che è successo nella prima stagione di Westworld ha avuto, su bernard, conseguenze rilevanti per la sua salute fisica. Deve ancora fronteggiare questo, ma le sue abilità cognitive stanno già diminuendo e questo ha una grande importanza, dal momento in cui il personaggio si trova nel bel mezzo di una ribellione attuata dai robot nei confronti degli umani. Il fatto che io sia all’oscuro di quel che succederà nei dettagli a Bernard mi aiuta a empatizzare con un personaggio, il mio, che non sa niente di quel che può succedergli nel futuro.”

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