SCHEDA DEL FILM:

Titolo: The Great Wall

Anno: 2016

Genere: Avventura, Azione

Durata: 103 min.

Regia: Zhang Yimou

Sceneggiatura: Carlo Bernard, Tony Gilroy, Doug Miro

Cast: Matt Damon, Andy Lau, Willem Dafoe, Pedro Pascal, Tian Jing, Eddie Peng

TRAMA:

La storia ruota attorno William Garin, un mercenario che dopo aver combattuto in numerose battaglie in cui si è distinto per le sue abilità di arciere, è fatto prigioniero da un misterioso esercito composto da eccellenti guerrieri, conosciuto come l’Ordine Senza Nome. Accampati in un’enorme fortezza, i guerrieri stanno combattendo per proteggere l’umanità da forze soprannaturali su una delle più incredibili strutture difensive mai costruite: la Grande Muraglia. Nel viaggio, Garin é accompagnato da Pero Tovar (Pedro Pascal), un duro e ironico spagnolo divenuto fratello d’armi di William e da Ballard (Willem Dafoe), un misterioso prigioniero chiuso nella fortezza che progetta la fuga.

RECENSIONE:

Quando abbiamo visto il trailer di The Great Wall, come anche un po’ tutti, nella nostra mente si era creata un’idea ben definita. Magari era impossibile conoscerne i dettagli ma ciò che pensavamo di doverci aspettare era, se non un colossal, un qualcosa che molto gli si avvicinasse. Purtroppo però, tralasciando gli effetti speciali che indubbiamente sono stati resi in maniera abbastanza consona al genere, per il resto, il film di Zhang Yimou e con protagonista Matt Damon, fa acqua da un po’ tutte le parti.

Non credo di esagerare nel dire che la trama, che dal trailer sembrava abbastanza semplice ma allo stesso tempo intrigante, nel film in sé viene smorzata di patos e resa più banale che lineare così come altrettanto banale è risultata la sceneggiatura. Partendo da una storia che poteva benissimo aprire le porte ad un sequel o addirittura ad una vera e propria saga, The Great Wall fonda la propria storia su una leggenda poco curata e ancor meno resa chiara dalla trasposizione cinematografica. Un film tra il fantasy e l’action impregnato dal quel fascino orientale al quale non molto siamo abituati, dovrebbe quanto meno riuscire ad intrattenere non essendo denso di chissà quale morale, se poi, invece, riesce anche ad annoiare lo spettatore, vuol dire che il lavoro svolto non è stato sufficientemente curato. Per quanto le interpretazioni dei vari comprimari riescano a supportare quelle di Damon, abbiamo di fronte la dimostrazione che non bastano dei buoni attori e degli effetti visivi non da poco, per fare di una pellicola, un gran bel film.

TRAILER:

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