SCHEDA DEL FILM:

Titolo: Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar

Anno: 2017

Genere: Azione, Fantasy, Avventura

Durata: 153 min.

Regia: Joachim Roenning , Espen Sandberg

Sceneggiatura: Jeff Nathanson

Cast: Johnny Depp, Kaya Scodelario, Orlando Bloom, Javier Bardem, David Wenham, Brenton Thwaites, Kevin McNally, Geoffrey Rush, Golshifteh Farahani, Paul McCartney, Stephen Graham, Mahesh Jadu, Adam Brown, Angus Barnett, Martin Klebba, Giles New, Keira Knightley, Delroy Atkinson, Juan Carlos Vellido, Bruce Spence, Justin Smith, Bryan Probets, Alexander Scheer, Michael Dorman

TRAMA:

Fuggito dal Triangolo del Diavolo a bordo della Silent Mary, un tempo maestosa, ora oscura e decadente, Salazar sembra avere un conto in sospeso proprio con lo svampito Jack Sparrow, la unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone ma per riuscire a trovarlo sarà costretto ad allearsi con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth (Kaya Scodelario) e il risoluto Henry Turner (Brenton Thwaites), giovane marinaio della Royal Navy. Al timone di una nave piccola e malandata, Jack si prepara ad affrontare l’oceano, rassegnato alla sorte avversa e allo scontro con i nemici passati che proprio non ne vogliono sapere di morire definitivamente.

RECENSIONE:

Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar rappresenta il quinto capitolo della saga iniziata nell’ormai lontano 2003 con la La maledizione della prima luna. Sin da quando il film è stato annunciato ed ancor dopo la visione di quest’ultimo, la pellicola diretta da Joachim Roenning ed Espen Sandberg, ha suscitato pareri molto discordanti.

Partiamo dal principio. Era davvero così necessario questo nuovo capitolo? Ovviamente la risposta è no! Tuttavia, la decisione di portarlo a compimento non è da sottovalutare dal momento che la Disney, già con il quarto episodio, “Oltre i confini del mare”, aveva smarrito parecchio la rotta. Non stiamo con tutto questo dicendo che “La vendetta di Salazar” sia un pessimo film ma che, come spesso accade, per grandi aspettative possono rivelarsi altrettante delusioni.

Al contrario di ciò che accadeva per la prima trilogia, in cui si dimostrava lampante il lavoro ed il pensiero che girava attorno ad ogni pellicola, in questo caso qualcosa è venuta meno. Se i personaggi potevano rappresentare dei coprotagonisti in tutte le loro sfaccettature, in questo film non possiamo non notare la superficialità con cui questi nuovi protagonisti sono descritti e l’altrettanta sottigliezza e poca accuratezza nel denotare i rapporti personali che si creano tra loro. Lo stesso Jack Sparrow, interpretato come sempre da Johnny Depp, risulta quasi una figura caricaturale di se stesso con gag e battute che rasentano l’idiozia. E se questo emblematico protagonista non si dimostra all’altezza della situazione, di certo non ne terranno le redini Orlando BloomKeira Knightley che, nonostante l’enorme pubblicità fatta intorno ai due attori tornati a vestire i panni di Will Turner ed Elizabeth Swann, verranno ritrovati sul grande schermo con poco più che una comparsata.

Altro punto che rispetto al passato ritroviamo manchevole, era la particolarità della saga di rendere il villain di turno quasi un vero e proprio comprimario. Basti pensare al primo Barbossa e al maestoso Bill Nighy nei panni di Davy Jones, che si fa presto a storcere il naso con il neo Salazar. Nonostante la pregevole interpretazione del talentuoso e carismatico Javier Bardem, il personaggio di Salazar risulta parecchio stereotipato e dalla storia pressoché forzata.

Nonostante i punti negativi precedentemente rimarcati, non vogliamo sostenere che il film in questione sia assolutamente pessimo. Andremmo contro noi stessi nel non portare a galla il grande lavoro fatto in CGI e la spettacolarità visiva che la pellicola incarna. Tuttavia, quando si ha davanti una storia del genere racchiusa nei ricordi di una trilogia (tanto per non voler considerare il quarto capitolo) che ha segnato la cinematografia nel suo genere, non si può dal nostro canto essere troppo morbidi. Allo stesso tempo chi decide di riportare sul grande schermo una narrazione che sembrava esser chiusa, dovrebbe sempre tenere a mente che l’intrattenimento potrebbe non bastare a cavalcare l’onda che negli anni ci ha emozionati tutti.

TRAILER:

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